Disturbi del comportamento alimentare
Chi non ha familiarità con il mondo dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA, quali anoressia nervosa, bulimia nervosa, binge eating, ortodossia, vigoressia) potrebbe pensare a loro sminuendone la portata e rifacendosi a diversi luoghi comuni:
“È una questione estetica”
“È solo un modo per attirare l’attenzione”
“Chi si ammala se l’è cercata”
“Basta mangiare alla fine”
… niente di più sbagliato!
Il DSM 5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) definisce i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione come “caratterizzati da un persistente disturbo dell’alimentazione o di comportamenti collegati con l’alimentazione che determinano un alterato consumo o assorbimento di cibo e che danneggiano significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale”.
Chi si ammala di DCA manifesta comportamenti fortemente problematici, che incidono negativamente sulla qualità della sua vita. Alcuni esempi di questi comportamenti potrebbero essere:
- seguire diete restrittive e rigide (che portano a privarsi alcuni tipi di cibi fino a sviluppare una fortissima paura nei loro confronti);
- seguire delle “regole alimentari” personali;
- abbuffarsi di nascosto;
- indursi il vomito dopo i pasti;
- calcolare le calorie in modo ossessivo;
- fare attività fisica in modo eccessivo al fine di “bruciare” calorie;
- assumere diuretici o lassativi;
- controllare in modo ossessivo il proprio peso o il proprio corpo (anche più volte al giorno) alla ricerca di cambiamenti che potrebbero far pensare di aver preso del peso.
Ma un DCA non è (solo) una questione di cibo: infatti, chi soffre di questi disturbi tende ad avere percezioni e atteggiamenti distorti, svalutanti e auto critici non solo sul cibo, ma anche sul peso e sulla propria immagine corporea.
Un DCA è in grado di stravolgere completamente la vita di chi ne soffre: difficoltà nel lavorare, nello studiare, nel relazionarsi con gli altri e nel rapporto con se stessi sono solo alcune delle difficoltà che chi si ammala di DCA si trova a dover fronteggiare ogni giorno.
A livello psicologico, sia per l’anoressia che per la bulimia e per il binge eating, il trattamento d’elezione suggerito dalle linee guida internazionali è la Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC), approccio terapeutico nel quale sono specializzati gli psicologi di Syntonie.
La TCC lavora sulla modifica dei comportamenti alimentari disfunzionali e dei pensieri negativi irrealistici che ne sono alla base.
Tramite tecniche basate sull’evidenza scientifica si lavora in modo da acquisire consapevolezza del modo in cui il cibo viene usato per gestire le emozioni. Il terapeuta sarà il co-pilota e aiuterà ad imparare a riconoscere cosa c’è alla base di queste reazioni, apprendendo nuove strategie volte ad evitare che ciò si ripeta, interrompendo così questi circoli viziosi.
Durante questo tipo di lavoro terapeutico si lavora insieme su diversi aspetti:
- l’educazione alimentare;
- la gestione del peso naturale;
- l’apprendimento di tecniche di rilassamento utili nella gestione dell’ansia;
- il rafforzamento di abilità sociali e assertive;
- il training sull’autostima;
- la modifica di pensieri distorti sul peso, sul cibo e sul corpo che affliggono la persona ogni giorno;
- l’esposizione graduale ai fear food, al fine di ricostruire un’alimentazione varia ed equilibrata.
Il cibo viene spesso usato per gestire le emozioni dolorose: la rabbia, la paura, la vergogna, il senso di inadeguatezza. Il meccanismo distorto che un DCA induce sta nell’illuderci di avere il controllo rifiutando il cibo, di trovare consolazione nell’abbuffata e punizione nel comportamento di compenso o nella restrizione.
Ma esistono strategie più utili ed efficaci per gestire le emozioni dolorose e possono essere imparate in un percorso di terapia cognitivo-comportamentale: perché il dolore è inevitabile, ma la sofferenza può essere opzionale.
Gli psicologi di Syntonie sono formati nell’utilizzo degli strumenti terapeutici evidence based di comprovata efficacia per il trattamento dei DCA: La Terapia Cognitivo Comportamentale Migliorata (CBT-E) è, infatti, il trattamento di prima scelta per la cura dei disturbi del comportamento alimentare.
Un percorso di cura basato sull’evidenza scientifica e co-costruito può aiutarti a combattere e sconfiggere un DCA.
Se sei in difficoltà contattaci ora. Un DCA non è una condizione cronica: non devi imparare a conviverci, guarire è possibile!