1) Perché è importante parlare (ancora) di stress?
Negli ultimi anni il modo di pensare alle malattie si è rivoluzionato: l’interazione tra mente e corpo è stata riconosciuta ed emozioni e personalità sono stati individuati come fattori dal forte impatto sulla salute delle persone.
2) Ma perché solo l’uomo, tra tutti gli animali, si ammala di stress?
La zebra che corre per scappare dal predatore o il leone che scatta per catturare la preda, hanno meccanismi fisiologici di risposta allo stress perfetti per gestire emergenze fisiche a breve termine, finite le quali termina anche lo stato di stress.
Gli esseri umani, al contrario, sono in grado di generare qualsiasi tipo di stressor (eventi stressanti) con il solo pensiero: basta un semaforo rosso e l’idea di arrivare in ritardo a lavoro a generare stress o un trasloco o, ancora, avvenimenti come il lutto o il matrimonio.
Numerose ricerche suggeriscono che le malattie da stress insorgono, nella maggior parte dei casi, perché l’essere umano attiva per lunghi periodi di tempo un sistema fisiologico creato per essere attivato per poco tempo in risposta a un evento con un inizio e una fine ben definiti.
3) Cosa succede a un “corpo stressato”?
Il corpo interrompe i progetti a lungo termine: diminuisce l’attività del sistema immunitario, il cuore batte più velocemente e con più forza, le arterie che portano sangue ai muscoli sono dilatate e in questi ultimi si ha un aumento del flusso sanguigno e dell’energia. Al contempo si ha anche una drastica diminuzione del flusso sanguigno verso parti del corpo non essenziali, quali l’apparato digerente e la pelle. In questo modo il corpo si prepara alla battaglia per fronteggiare la fonte di stress.
Quando lo stato di stress cessa, il sistema nervoso parasimpatico inizia a calmare il cuore mediante il nervo vago e pian piano le attività del corpo “messe da parte” ripartono.
4) Perché gli eventi stressanti possono fare ammalare?
Perché la risposta attivata per rispondere a un evento stressante può diventare persino più dannosa dell’evento stesso, soprattutto se lo stress è di tipo psicologico e quindi, più prolungato e senza una fine precisa. Le preoccupazioni riguardo a eventi futuri o ipotetici (un esame, la possibilità di essere licenziati a causa di tagli al personale), sono stressor che attivano la risposta fisiologica allo stress per giorni, se non addirittura mesi.
Ma un corpo costantemente pronto alla battaglia mobilita continuamente energia a discapito della sua accumulazione, i livelli di stanchezza aumentano, far lavorare troppo e troppo a lungo il sistema cardiovascolare porterà al suo logoramento, la soppressione della funzione immunitaria renderà più vulnerabili alle malattie infettive e meno in grado di combatterle una volta insorte e aumenta il rischio di sviluppare una forma di diabete. Inoltre, lo stress ha importanti ripercussioni su metabolismo, memoria, sonno e invecchiamento.
5) Quindi gli stress cronici o ripetuti possono aumentare il rischio di ammalarsi?
No, non è lo stress di per sé che fa ammalare, ma lo stress aumenta il rischio di contrarre una malattia e aumenta il rischio che questa annienti le difese del corpo.
Inoltre, se il corpo vive in un costante stato di allerta, diventa più difficile calmare le acque, persino nei momenti in cui nulla genera uno stato di stress.
5+1) Cosa può fare lo psicologo?
Lo psicologo può farvi diventare zebre. O leoni. O, con più facilità, esseri umani in grado di fronteggiare lo stress quando c’è un evento stressante e di spegnere lo stress quando l’evento stressante è trascorso.