1 – Che cosa è l’ansia?
L’ ansia è uno stato di allarme di fronte a una sensazione di minaccia reale o figurata che ha come obiettivo prepararci ad affrontare il pericolo percepito.
L’ansia può essere fisiologica se ci prepara ad affrontare in maniera adattiva e funzionale una possibile situazione di pericolo o di performance, mentre diventa patologica e disfunzionale quando persistente e intensa, interferisce con la vita di tutti i giorni associandosi a eventi neutri, non sono realmente pericolosi.
2 – Come si manifesta l’ansia?
L’ansia si manifesta tramite il pensiero, il corpo, le emozioni e il comportamento.
I pensieri sono ripetitivi e a carattere catastrofico, concentrarsi divenuta più difficile, si avverte la sensazione di “non staccare mai”.
Il corpo risente della tensione: si hanno spesso cefalee causate dalla tensione muscolare dei muscoli del collo e della schiena, problemi gastrointestinali, nausea, tachicardia, sudorazione eccessiva.
Le emozioni sono paura, apprensione e preoccupazione.
La persona ha difficoltà ad addormentarsi e quando prende sonno, spesso i sogni hanno un contenuto angosciante.
Dal punto di vista del comportamento si possono presentare comportamenti diretti all’evitare la fonte dell’ansia.
3- Quando l’ansia diventa un problema?
L’ansia diventa un problema quando è paralizzante: se ogni scelta mette in crisi, se i pensieri catastrofici rispetto a cosa potrebbe accadere in futuro ci bloccano rispetto all’agire nel presente o se viviamo ogni momento sentendoci in pericolo; allora l’ansia è diventata poco gestibile ed è necessario agire. Il rischio, se non si impara a controllarla, è che questa si ingigantisca sempre di più fino a sfociare in attacchi di panico o in veri e propri Disturbi d’Ansia
4- Non mi ritengo ansioso, semplicemente mi preoccupo e tento di prevenire eventi spiacevoli
Questa credenza è piuttosto comune nelle persone mediamente ansiose, l’idea è che prevedere tutti i possibili scenari spiacevoli metta al riparo rispetto al fatto che si possano verificare o aiuti a farsi trovare più preparati.
Il rischio, però, é quello di vivere ogni giornata in costante allarme aumentando i livelli di stress e diminuendo il benessere psicologico e fisico. Forse sarebbe meglio trascorrere le giornate in modo più sereno piuttosto che in stato di allarme di fronte a delle ipotetiche avversità.
5- Gli attacchi di panico sono connessi all’ansia?
Gli attacchi di panico sono episodi di improvvisa ed intensa ansia e paura accompagnati da sintomi somatici e cognitivi: sensazione di svenire, palpitazione, sudori freddi, tremore, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea, paura di morire o di impazzire, brividi e vampate di calore.
5 (+1) – Come si cura l’ansia?
Lo psicologo può insegnare alla persona con ansia alcuni esercizi utili per alleviare gli stati ansiosi e ridurre i sintomi, in associazione a un lavoro di ristrutturazione cognitiva atta a modificare i pensieri di tipo catastrofico.
In alcuni casi può essere utile affiancare al percorso psicologico un trattamento farmacologico.